Rimpatriata sul 7 e 38 e ripensamenti vari


Oggi causa sonno ho preso il famigerato 7 e 38 per Venezia #solopostinpiedi #chettelodicoaffa

Occasione per una rimpatriata con le mie amichette (che continuano coraggiosamente a prendere il treno) e per rompere le scatole a tutti i vicini di viaggio perchè dovevamo “aggiornarci” su tutto quanto è successo in questi mesi.

SIIIIIIIII PERCHE’ SONO ORMAI MESI CHE PRENDO IL 7 E 17

Ho scritto in maiuscolo perché il 7 e 17 se lo merita: è un trenino senza grandi ambizioni che fa tutte le stazioni ma arriva quasi giusto… l’unico difetto è che bisogna svegliarsi un buon venti minuti prima per prenderlo ma una volta fatta l’abitudine ne vale la pena.

Oggi ho visto le colleghe del 7 e 38 e mi sono detta che senza i ritardi del 7 e 38 questo blog non sarebbe mai nato (non che se ne senta alcuna necessità ma in fondo mi ci sto abituando)

Il blog ti prende come la cioccolata, se non scrivi un post ti manca qualcosa…ma in realtà per cosa lo faccio ora che non devo più segnalare così frequentemente ritardi e disservizi?

Così qui (nel blog) nasco pendolare e poi mi ritrovo (mi ritrovo?) a parlare (il verbo non è quello – sostituitelo mentalmente) del più e del meno nei pressi della stazione, e poi sempre meno nei pressi e sempre più distante, presa da ben altri treni mangio cioccolata e scrivo post improbabili

2 pensieri su “Rimpatriata sul 7 e 38 e ripensamenti vari

  1. hai ragione, postare pensieri diventa una droga. Ma se non puoi parlare dei ritardi (cosa buona e giusta) puoi trasformare il tuo blog in uno spazio diversamente viaggiante. Chissà quante te ne succedono in treno e fuori dal treno, in stazione e al lavoro…

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